Se mi attardo, Signore, non abbandonarmi

«Se mi attardo, Signore, non abbandonarmi.
Sei Tu la mia salvezza!

Si dice che l’amore mette le ali e che l’amante non sa stare lontano dalla persona amata. Un bimbo non può vivere senza una madre. Nel cammino dello spirito spesso la difficoltà della salita riesce a distogliere i pigri e gli indolenti. È sempre uno spettacolo penoso vedere che ci sono persone che, quando sono invitate, si rifiutano di accedere alla sala nuziale. Tutto ciò che comporta impegno, sacrificio, donazione, lotta viene spesso rifiutato. L’accidia e l’apatia sono mali gravosi. Sono pari all’atrofia muscolare che, col tempo, impedisce di compiere qualsiasi movimento. Si legge negli scritti di un grande Santo che Colui che ci ha creati senza il nostro consenso, non ci salva senza la nostra collaborazione. Gesù chiama sempre in causa la volontà dell’uomo e a chi gli chiede un miracolo Egli dichiara sempre la sua disponibilità ad esaudirlo purché lo voglia realmente. “Vuoi guarire?” Egli domanda e, all’assenso dell’altro, Egli risponde sempre compiendo il grande miracolo. Bisogna entrare nel cammino e nella lotta con grande determinazione anche perché sta scritto che il regno dei cieli è solo per i “violenti”. I pigri, gli infingardi, gli apatici, i fannulloni non possono trovare posto accanto a Gesù che è Vita.

Vengo Signore, ma rafforza la mia fede e fa’ che io ti veda e ti ascolti sempre più».

 

N. Giordano

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