Il prodigio del SS. Crocifisso

«Là, dove gli uomini non
comprendono e non vedono, a
volte gli animali danno il buon
esempio. Proprio qui in un
convento una vitella si fermò
per onorare un crocifisso».

 

Il Santuario del SS. Crocifisso di Longiano è un santuario francescano situato nella diocesi di Cesena-Sarsina, con le caratteristiche tipiche delle costruzioni francescane: semplicità e povertà. Il convento e la chiesa, dove secondo una tradizione non documentata era passato anche san Francesco, risalgono alla seconda metà del Duecento.

Fin dalle origini, nel santuario si conserva una grande tavola dipinta su tela, raffigurante il Crocifisso di scuola giuntesca, ascrivibile alla seconda metà del Duecento. La fama del santuario e dell’icona del Crocifisso si diffuse in modo particolare dal 6 maggio del 1493. I religiosi francescani erano riuniti nel convento di Longiano per celebrare il Capitolo provinciale della Provincia Bolognese. Per l’occasione, gli abitanti del vicino paese di Gambettola donarono alla comunità una vitella che, portata nel convento, si inginocchiò “in forma di profonda venerazione” di fronte all’immagine del Crocifisso che si trovava sopra una porta laterale della chiesa, prospiciente il chiostro, all’altezza del coro conventuale, porta che non era molto usata. Nonostante i ripetuti colpi di frusta, il bovino si mosse dalla posizione di venerazione solo dopo che fu benedetto dal superiore Provinciale.

Il giorno seguente, dopo aver percorso le strade del paese, l’immagine del Crocifisso fu traslata dal chiostro all’interno della chiesa e posta sopra un altare laterale. Da quella data si susseguirono grazie e miracoli per cui la fama del santuario si diffuse per tutta la regione, e che perdura ancora oggi.

 

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