Esortazioni al figlio

«Figlio mio carissimo, dolcezza del mio cuore, speranza della mia futura discendenza, ti scongiuro e ti comando di farti guidare in tutto e per tutto dall’amore, e di essere pieno di benevolenza, non solo verso i parenti e i congiunti, siano essi principi condottieri, ricchi, vicini o lontani, ma anche verso gli estranei e tutti quelli che vengono da te.

Se praticherai la carità, arriverai alla suprema beatitudine.
Sii misericordioso verso tutti gli oppressi. Abbi sempre presente nel cuore il modello offerto dal Signore quando dice: “Voglio la misericordia, non il sacrificio” (Mt 9,13).
Sii paziente con tutti, non solo con i potenti ma anche con i deboli.
Sii forte, perché non ti inorgoglisca la prosperità, né ti abbatta l’avversità.
Sii anche umile, perché Dio ti esalti ora e in futuro.
Sii moderato e non punire o condannare alcuno oltre misura.
Sii mite, non voler metterti mai in opposizione con la giustizia.
Sii onesto, perché non abbia mai a procurare volutamente disonore ad alcuno.
Sii casto, perché tu abbia ad evitare come spine di morte, le sollecitazioni malvage.
Tutte queste cose, qui sopra elencate, danno splendore alla corona regale, mentre, senza di esse, nessuno è in grado di regnare come si conviene quaggiù, né di giungere al regno eterno».

 

Santo Stefano d’Ungheria

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