Il dono dello stupore

Fa’, o Signore,
che non perda mai
il senso del sorprendente.
Concedimi il dono dello stupore!

Donami occhi rispettosi del tuo creato,
occhi attenti, occhi riconoscenti.
Signore, insegnami a fermarmi:
l’anima vive di pause;
insegnami a tacere:
solo nel silenzio si può capire
ciò che è stato concepito in silenzio.

Ovunque hai scritto lettere:
fa’ che sappia leggere
la tua firma dolce
nell’erba dell’aiuola pettinata,
la tua firma forte
nell’acqua del mare agitata.

Hai lasciato le tue impronte digitali:
fa’ che sappia vederle
nei puntini delle coccinelle,
nel brillìo delle stelle.
Tutto è tempio,
tutto è altare!

Rendimi, Signore,
disponibile alle sorprese:
comprenderò
la liturgia pura del sole,
la liturgia mite del fiore;
sentirò che c’è un filo conduttore
in tutte le cose… e salirà
il voltaggio dell’anima. Così sia.

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