“Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi”: si apre con questo versetto dell’Apocalisse (Ap 7,3) il messaggio del Patriarca ecumenico Bartolomeo per la Giornata mondiale degli oceani che ricorre l’8 giugno, sul tema “Oceani sani, pianeta sano”. “La Giornata celebra uno dei doni più preziosi del nostro Creatore, un dono che siamo chiamati a preservare e conservare – scrive Bartolomeo – Ora più cha mai è fondamentale rispettare e proteggere questa risorsa preziosa e irrinunciabile del nostro pianeta, che è una fonte unica di nutrimento e della biodiversità”.
Il Patriarca ecumenico scatta poi una fotografia amara dell’ambiente in cui viviamo e in cui predominano lo sviluppo industriale globale, la dipendenza dai combustibili fossili, l’indifferenza verso la salvaguarda del Creato, l’inquinamento atmosferico, i rifiuti non biodegradabili, l’aumento dei livelli di acidificazione degli oceani che uccide le barriere coralline e la fauna marina. “Molti di noi, purtroppo – scrive Bartolomeo – non riescono a comprendere tali conseguenze dovute anche alla nostra compiacenza e, forse, anche alla nostra complicità”. Tuttavia, “i più vulnerabili, coloro che dipendono dagli oceani per il loro sostentamento, comprendono questa situazione disastrosa”.
E non solo: il Patriarca sottolinea che “quando non proteggiamo gli oceani, mettiamo a rischio anche i diritti umani fondamentali” perché “il modo in cui contaminiamo le acque si riflette sul modo in cui sfruttiamo le loro risorse e trattiamo gli altri esseri umani, in particolare i nostri fratelli e sorelle emarginati e più bisognosi”. Di qui, il richiamo alla responsabilità di ciascuno affinché si comprenda che “gli stili di vita, individuali e collettivi, hanno un impatto sull’ambiente”.
Infine, Bartolomeo lancia un appello ai leader mondiali affinché applichino l’accordo raggiunto alla Cop21 (la Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici svoltasi a Parigi nei mesi scorsi), cercando “nuovi modi per ridurre le emissioni di anidride carbonica, prendendo in considerazione le proposte avanzate per la salvaguardia degli oceani e la tutela delle persone”. “Invece di abbracciare semplicemente modelli di sviluppo basati sul profitto – conclude il Patriarca – è il momento di apportare i giusti cambiamenti in nome dell’integrità e della bellezza degli oceani del mondo e di tutta la Creazione di Dio”.