La macedonia di Gioele

Ingredienti per 4 persone:

2 mele
200 g uva
6 datteri
6 fichi
100 g zucchero di canna
1 cedro
80 g orzo
80 g grano
1/2 melograno
cannella in polvere

Lavare la frutta. Sbucciare, privare dei semi e tagliare a pezzetti la mela, il cocomero e il melone. Tagliare a metà gli acini di uva eliminando eventuali semi. Dividere in 4 fichi e datteri. Mettere tutto in una ciotola, aggiungere i gherigli di noci, le mandorle e i pistacchi. Mescolare e dolcificare il tutto con lo zucchero di canna. Spremere il cedro e condire la macedonia con il succo ottenuto. Lasciare riposare 1 ora prima di servire, rimestando di tanto in tanto.

Perchè questa ricetta?

Nel Deuteronomio la terra promessa è descritta attraverso sette sapori. La promessa di Dio, dunque, è pienezza di sapore. Anche Gioele utilizza i sapori per descrivere la guerra e lo fa indicando dei prodotti della terra che vengono a mancare nel mezzo del conflitto. È come un rinunciare ai doni della vita, al dono di Dio. La macedonia, ricca dei frutti nominati nel libro di Gioele, è segno di pace: variegata, abbondante, addolcisce la vita.

Il brano collegato: Gioele 1

Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl. Udite questo, anziani, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti della regione. Accadde mai cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri?
L’avanzo della cavalletta l’ha divorato la locusta, l’avanzo della locusta l’ha divorato il bruco, l’avanzo del bruco l’ha divorato il grillo.
Devastata è la campagna, piange la terra, perchè il grano è devastato, è venuto a mancare il vino nuovo, è esaurito il succo dell’olivo.
Affliggetevi, contadini, alzate lamenti, vignaiuoli, per il grano e per l’orzo, perchè il raccolto dei campi è perduto. La vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell’uomo.

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