I presepi di Frà Serafino

I presepi di Frà Serafino li hanno visti anche Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II. Frà Serafino è nato a Gioia del Colle in provincia di Bari ed è un artista con il saio che da decenni dipinge, scolpisce e costruisce presepi. La parrocchia romana dove il religioso fa il custode, Santa Teresa d’Avila, in Corso d’Italia 37, da anni allestisce una vera e propria mostra. E sono tantissimi i ragazzi che hanno approfittato della visita scolastica per vedere le decine di presepi, realizzati da Frate Serafino e arrivati in dono da ogni continente. C’è la natività con gli occhi a mandorla di cinesi e giapponesi, le statuine con l’aureola di suggestione maya, Madonna e bambinello neri africani. E ancora presepi da Polonia, Palestina, Israele, Filippine, Tailandia, Perù, Cile, Brasile, Svezia, Olanda e da tutta l’Italia. “Si, ho girato il mondo… No, non ho fatto il missionario: ho realizzato statue, bassorilievi, affreschi, quadri e portali per molte chiese”, si schermisce Frà Serafino, che ha realizzato le opere più importanti in Israele, ad Haifa, e in quasi tutte le regioni d’Italia.

La vocazione artistica è arrivata prima di quella religiosa: il quattordicenne Serafino lascia la sua Puglia per andare a studiare all’Istituto d’Arte di Venezia, allievo del maestro Filippo De Pisis. E Serafino – che di cognome fa Melchiorre proprio come il nome di uno dei Re Magi, “ma nei miei presepi in primo piano ci sono sempre i pastori, il popolo, non i Magi”, spiega lui – a vent’ anni sente il richiamo spirituale e veste il saio dei Carmelitani Scalzi. Senza smettere, però, di dipingere e scolpire. E senza trascurare del tutto l’ambiente dell’arte capitolino: Fra’ Serafino andava a trovare De Chirico nello studio di Trinità dei Monti. “Guttuso l’ho incontrato più di una volta: mi diceva che la mia presenza gli dava serenità”, ricorda il frate pittore che ogni mattina si alza alle 5.45 per le lodi, la Santa Messa e la meditazione e soltanto dopo inizia con le tele e i colori.

Il suo studio, al quarto piano del convento di Corso Italia, è pieno zeppo di quadri. La mostra dei presepi – in terracotta, scolpito su un cero, allestito nel ferro da stiro, soffiato nel vetro di Burano, ambientati a New York o a Mosca, oltre a spettacolari plastici-ricostruzioni della vecchia Roma – è aperta fino al 18 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

 

I presepi di Frà Serafino, dal minuto 25.45 su Rai TGR.

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