Le case della maggior parte delle persone sono generalmente composte da non più che un telaio di legno semplice o da fondamenta in cemento, anzi, sono costruite da una grande varietà di materiali, e il più delle volte, dal risultato della partecipazione di più di una o due persone. Così, anche, l’Ordine del Carmelo continua a crescere e svilupparsi oggi per la presenza e il contributo di tutti coloro che hanno costruito sulle sue fondamenta spirituali, e non solo i suoi grandi santi.
In questa commemorazione di tutti i defunti dell’Ordine, ci tornano in mente tutte queste persone e la loro partecipazione nel patrimonio che ci è stato tramandato. Questi fratelli e sorelle possono non essere stati dei famosi scrittori spirituali, né rinomati per le straordinarie esperienze di preghiera, ma hanno lasciato il segno nell’Ordine e su ciascuno di noi attraverso i loro sforzi per vivere in ossequio di Gesù Cristo nel servizio all’Ordine e alla Chiesa. Sia come sacerdoti o fratelli, monache o suore, laici consacrati o membri del terz’ordine, hanno introdotto lo spirito del Carmelo nella loro quotidianità e lo hanno esteso a tutti coloro che li circondano. Altri non erano membri ufficiali dell’Ordine, ma attraverso la loro generosità di tempo, talento e sostegno, hanno incoraggiato noi Carmelitani a una sempre più profonda fedeltà alla nostra vocazione.
Ma questo giorno non è solo un giorno per ricordare. E ‘anche un giorno in cui l’Ordine prega, soprattutto per queste anime, con un atto di fede che confida nella misericordia e le promesse di Gesù Cristo stesso, “la risurrezione e la vita” (Giov. 11:25), che ci assicura che la volontà del Padre è che egli non perda nulla di quello che gli ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno (Giov. 6:39). Attraverso le nostre preghiere, unite all’intercessione di Maria, chiediamo a Dio di vegliare sulle nostre sorelle e sui nostri fratelli nella sua infinita e grande misericordia (cfr. Isaia 55:7-11), e di chiamarli a casa. Allo stesso tempo, le nostre suppliche sono anche per i nostri defunti carmelitani, incoraggiandoli a muoversi verso Dio con grande fiducia, poiché ciò in cui hanno creduto, sperimentato e vissuto durante la loro vita terrena sarà ora pienamente realizzato nell’abbraccio eterno Divino.
Anche per noi, che rimaniamo in questa esistenza terrena, questo giorno ci serve come un promemoria importante che questa vita terrena è solo un momento di passaggio, un breve soggiorno che ci dirige poi verso una realtà più vivace e permanente. Questa commemorazione, dunque, è un invito a dare priorità alle nostre vite in modo tale che rifletta questa speranza futura, tralasciando tutto ciò che ci fa perdere tempo e fatica e ci impedisce di impegnarci verso la meta della vita eterna in Dio. Queste anime fedeli defunte per le quali preghiamo, ci aiutano a capire che non siamo soli in questo pellegrinaggio, perché anche loro hanno già attraversato questo stesso percorso verso l’eternità.
Cerchiamo quindi di ricordare e pregare per i nostri cari defunti carmelitani in modo particolare oggi, ringraziandoli per tutto quello che hanno fatto, e pregando che possano godere del riposo eterno. In tal modo, continuiamo a partecipare alla costruzione della casa di Dio, casa di molte dimore (Giov. 12:4), di cui i nostri fratelli e sorelle, e noi stessi, siamo invitati a rivendicare un giorno, come la nostra eterna casa.
Radunati da uno stesso amore per Cristo e dall’ossequio verso la sua dilettissima Madre, i membri della famiglia del Carmelo continuano ad amarsi fraternamente, siano essi impegnati nella lotta per Cristo su questa terra, oppure, trascorso il loro pellegrinaggio terreno, attendano la visione gloriosa del Signore.
Perciò l’Ordine intero, unito in preghiera, raccomanda alla misericordia di Dio i fratelli e le sorelle defunti affinché, per intercessione della Vergine Maria, pegno di sicura speranza e di gaudio, li accolga tra i gloriosi cori dei Santi.