Quando un cimitero s’illumina

Il primo novembre, giorno della festa di Ognissanti, i polacchi depongono milioni di candele sulle tombe in tutto il Paese. Una tradizione che segna l’importanza accordata in Polonia al ricordo e alla risurrezione dei defunti. Aleteia vi fa scoprire alcune belle immagini della ricorrenza polacca. Ogni forestiero che passa in Polonia un 1 novembre è sempre particolarmente colpito dal vedere delle città interamente deserte, o quasi. In quel giorno, tutti i polacchi si recano al cimitero di famiglia, nonni e bambini inclusi. La festa di Ognissanti, in questo Paese assai cattolico, è in effetti una delle feste più importanti dell’anno (poiché Ognissanti è un giorno festivo i riti, molto radicati nella cultura polacca, cominciano alla vigilia). Fedeli alla tradizione, tutti, credenti o non credenti, vengono al cimitero per deporre delle lanterne sulle tombe. In vetro rosso o trasparenti, i lumini sono ben chiusi con un coperchio in metallo che protegge la fiamma della candela dal vento e dalla neve, già frequente in questo periodo dell’anno.

La tradizione vuole che si onori la memoria non solamente dei vicini, ma anche degli eroi delle rivoluzioni, delle vittime del comunismo, dei grandi uomini o ancora degli scrittori e degli artisti celebri. E in quel giorno i polacchi si prendono grande cura anche delle tombe abbandonate. Si scorgono spesso bambini che, su richiesta dei loro genitori, depongono candele e pregano un istante sui sepolcri che nessuno visita. Perché non bisogna dimenticare neppure una tomba.

Verso le 16 scende la notte. Le numerose candele dalle luci rosse e bianche (colori della bandiera nazionale) si accumulano. Si assiste allora a uno spettacolo inusitato: in tutto il Paese, dalle grandi città ai piccoli villaggi, i cimiteri si trasformano in magnifici campi illuminati fino a tingere di splendide sfumature di luce il cielo.

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