La santa della fiducia

del ven. p. Marcello della Vergine, Carmelo ocd (Boldizsar Marton)

La Piccola Santa Teresa è un dono di Dio, specialmente per il nostro tempo. Il Signore si è servito di lei come di uno strumento per rivolgersi a noi in termini chiari, concisi, accattivanti. La dottrina della Piccola Teresa forma una sintesi di ciò che insegna lo Spirito Santo nella Bibbia: ne sottolinea l’essenziale. La “piccola via” della Piccola Teresa è un condensato della Sacra Scrittura. Una Parola di Dio come la chiamava papa Pio XI. Una Volontà di Dio, potremmo dire, per coloro che si impegnano a fondo sul suo cammino.

Che cosa cerca di insegnarci Dio attraverso la mediazione della Piccola Teresa? La dottrina biblica è un oceano d’amore e di saggezza divina. Molti l’hanno intravisto, o persino lo sanno, ne fanno dei commentari, ma pochi lo approfondiscono. La Piccola Teresa si è immersa negli abissi di questo oceano. Ne ha riportato il prodotto più miracoloso delle acque vive: la conchiglia celeste della fiducia. In questa conchiglia si forma la sola vera perla del Cielo e della Terra: l’amore. Ogni cuore umano è un oceano in miniatura. Le perle dell’amore saranno tanto più preziose e abbondanti quanto la fiducia avrà coltivato una più grande quantità di conchiglie e le avrà nascoste negli abissi più profondi. Abbiamo bisogno di comprendere il progetto di Dio! Egli vuole che noi intendiamo chiaramente che siamo chiamati alla santità e che noi sappiamo agire di conseguenza. È per questo che si serve della Piccola Teresa per “imprimerci” nella mente e nel cuore ciò che è la cosa più importante, cioè la fiducia. È essa, infatti, che ci unisce più velocemente all’amore, in quanto è Dio stesso che è l’Amore. L’insegnamento della Piccola Teresa è fondato sulla fiducia. Secondo le sue stesse parole, la sua missione è di far amare il Buon Dio come ella lo ha amato… di insegnare alle anime la sua piccola via, ossia la via dell’infanzia spirituale, dell’abbandono totale a Dio. Teresa lo fa con una tale spigliatezza, con tanto fascino e al contempo con una perspicacia “mozzafiato” che dobbiamo riconoscerle il titolo di Santa della fiducia, così come consideriamo Pasquale Baylon il Santo dell’Eucaristia, Teresa d’Avila e Giovanni della Croce i due Santi mistici, sant’Efrem l’arpa dello Spirito Santo, Giovanni Bosco il Santo della letizia e come conferiamo il titolo di Santi della rinuncia a una folta schiera di santi.

Dio ci chiederà conto del meraviglioso regalo che ci ha fatto nella Piccola Teresa. Ci chiederà conto del compimento della sua volontà. E noi, che cosa potremmo donargli come risposta?!… Non ce n’è che una: immergerci nella solitudine spirituale, scendere negli abissi con la nostra piccola Santa e riportare la bella conchiglia della fiducia!

Possano queste brevi meditazioni, secondo il loro proposito, scuotere la nostra coscienza e condurci a percorrere con coraggio, senza voltarci indietro, il sentiero sul quale camminava questo piccolo bambino che Gesù mise al centro dei suoi discepoli e attraverso il quale ci attira la Piccola Teresa, quest’altra bambina che ha messo in mezzo a noi e che è diventata la più grande Santa di tutti i tempi. Il ritiro spirituale può essere organizzato in diversi modi. Chi non ha molto tempo, potrà raccogliersi per un solo giorno, usando tutte le nove meditazioni. Altri potranno fare un ritiro spirituale di tre giorni, con tre meditazioni quotidiane; o uno di quattro giorni con due meditazioni giornaliere; in tal caso la nona meditazione servirà da conclusione. (Scritto a Györ, Ungheria, nel Giorno dell’Assunta 1940).

 

Introduzione a “La Santa della Fiducia”, nove giorni di meditazione con Teresa di Gesù Bambino, Edizioni OCD, Roma, 2018.

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