La misericordia in Santa Maria Maddalena de’ Pazzi

Nel pensiero di Maria Maddalena de’ Pazzi, Dio è essenzialmente amore. L’essere stesso di Dio è misericordia. La creazione intera è frutto di infinito amore e di smisurata pienezza divina. Il peccato, liberamente commesso, ha reso l’uomo incapace di ricevere in sé i doni di Dio. Ma con il suo peccato l’uomo ha perso solo in parte questa sua capacità, tanto che la Trinità, attraverso «un nuovo consiglio di umiltà e di amore»1, volle con l’incarnazione del Cristo, redimere l’uomo dal peccato e ridonargli la grazia divina. Il Verbo si incarna per mostrare l’infinito amore del Padre. Così si esprime Maddalena: “Si può dire che l’umanato Verbo sia il petto del Padre, però che in esso si riposava l’esser di esso Padre, che è proprio far misericordia. Non trovando l’eterno Padre a chi potesse comunicare questo suo esser misericordioso alla creatura, fu necessario che il Verbo si incarnasse, e per mostrare essa misericordia e il suo infinito amore, si lassò aprire il petto, donde ne usci il suo preziosissimo sangue con il quale vivificò i suoi morti figliuoli. E cosi come nel petto risiede il cuore dove sta la vita, così nel Verbo umanato risedeva Vesser misericordioso del Padre, mediante il quale rese la vita al uomo”.2

Dio è misericordioso perché Dio è amore. E’ nella Sua indole amare, anche se non è ricambiato. Ci dà benedizioni perché Egli è buono. Dona misericordia perché è nel Suo carattere. Dio è ripieno di Grazia perché è il nostro Creatore. Anche quando non lo conosciamo o non lo lodiamo, ci ricopre comunque di benedizioni. Dio ha creato gli uomini e non volterà le spalle alle Sue creature.

Nella Lettera agli Efesini, San Paolo ci parla della Grazia di Dio: 11 nel quale abbiamo la redenzione mediante il Suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della Sua grazia”(Et 1,7). Attraverso il sacrificio di Suo figlio, Gesù, abbiamo ricevuto la Sua Grazia sulla croce. Il peccato soltanto, infatti, separa gli uomini da Dio, e se essi possono essere purificati in questa vita, non è per virtù quanto piuttosto per Misericordia Divina. “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Le 6,36). La misericordia di Dio non è un segno di debolezza, ma è la qualità dell’onnipotenza di Dio, così come dice San Tommaso D’Aquino: “È proprio di Dio usar misericordia e specialmente in questo si manifesta la misericordia di Dio”.3 La misericordia non si limita aun mero atteggiamento di compassione : la misericordia è sovrabbondanza di carità che, simultaneamente, comporta sovrabbondanza di giustizia. Misericordia vuol dire mantenere il cuore in carne viva, umanamente e soprannaturalmente pervaso da un amore forte, abnegato, generoso. San Paolo, nel suo inno alla carità, ne parla così: “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca Usuo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (ICor 13,4-7).

Scorrendo la Sacra Scrittura si può scoprire costantemente la presenza della misericordia di Dio: essa riempie la terra e si estende a tutti i suoi figli, sopra ogni creatura: ci circonda, ci previene, si moltiplica, per venirci in aiuto, e costantemente viene riconfermata. Dio, venendoci incontro come Padre amoroso, ci accoglie nella sua misericordia: una misericordia soave, buona come le nuvole apportatrici di pioggia. La misericordia rende la storia di Dio con Israele una storia di salvezza.

La misericordia è divenuta viva, visibile in Gesù. Il Padre “ricco di misericordia” (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come uDio misericordioso e pietoso, lento all’ ira e ricco di amore e fedeltà ” (Es 34,6) non ha smesso di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. E così il Verbo si incarnò per far conoscere agli uomini l’infinito amore di Dio. I Vangeli ci parlano insistentemente della sua misericordia, della sua partecipazione al dolore e alle necessità degli altri: la pietà della vedova di Nain, piange per la morte di Lazzaro, si preoccupa delle folle che lo seguono e non hanno da mangiare; si commuove soprattutto per i peccatori, per coloro che camminano nel mondo senza conoscere la luce della verità: Sbarcando, Gesù vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Nel Verbo incarnato risiede il cuore misericordioso del Padre e il Verbo intercede per tutti presso il Padre misericordioso: “Chiede poi esso Verbo divino insieme con l’umanità al Padre la misericordia per le creature mortali, e la ottengono facilmente perché al Padre gli è proprio ilfar misericordia 4. La misericordia dà la vita all’ uomo, ricrea. E’ un amore grande, profondo verso di noi, un amore che non viene meno, che ci rialza, ci sostiene e ci guida.

Note:

Maddalena de’ Pazzi, Revelatione e intelligentie, 161.
Revelatione e intelligentie, 128-129.
Tommaso D’Aquino, Summa Theologiae, II-II, q. 30, a. 4.
Revelatione e intelligentie, 157.

Ordine dei Carmelitani

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