E te ne vai, Maria, fra l’altra gente
che si raccoglie intorno al Tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male,
nella stagione di essere madre.
Sai che fra un’ora forse piangerai
poi la Tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto,
nella stagione che illumina il viso.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come Te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore,
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre,
nella stagione che stagioni non sente.
Fabrizio De André