Nella chiesa barocca di Santa Teresa, in Via Santa Teresa a due passi dalla centralissima piazza San Carlo a Torino, nel 1907 si sposarono i nonni paterni del pontefice, Giovanni Bergoglio e Rosa Vassallo. E sempre lì, nel 1908, venne battezzato suo papà, Mario.
La chiesa fu costruita per i padri carmelitani su iniziativa della Madama Reale Cristina di Francia nel 1642, nell’ambito del nuovo ampliamento della città; sembra infatti che nel cantiere venissero utilizzate le pietre dell’adiacente Porta Marmorea, una delle quattro porte di epoca romana. Il progetto viene tradizionalmente attribuito ad Andrea Costaguta, anch’egli carmelitano, molto legato alla casa regnante sabauda, che portò la fabbrica quasi a completamento, sostituito dal confratello Alessandro Valperga.
La chiesa subì rilevanti danni dai bombardamenti del 1943, la facciata rischiò di staccarsi e parte del tetto venne distrutto provocando danni all’interno tra cui una delle due porte intarsiate dal celebre ebanista Pietro Piffetti. Gli eventi bellici sono inoltre responsabili della distruzione degli edifici attigui, ricostruiti malamente nel secondo dopoguerra.
Restaurata la chiesa, vi sorprenderà entrare e trovarvi una serie di cartelloni ognuno dei quali ha come riferimento qualcosa riguardante la vita di papa Francesco. E’ infatti una chiesa che per papa Bergoglio ha un immenso valore affettivo. Retta dai Carmelitani Scalzi della provincia genovese vi capiterà di trovare al suo interno qualche Padre sempre disposto ad un incontro spirituale. E ovunque volgiate gli occhi rimarrete stupiti dalle numerose opere che ornano l’edificio. Un altro piccolo gioiello di Torino che spesso sfugge al passante frettoloso solitamente più attento alle vetrine che alle opere d’arte che arricchiscono la città.
