Gianni Gennari

Gianni Gennari, studi di teologia, filosofia e lettere antiche a Roma, Parigi e Freiburg in Breisgau, ha incontrato Teresa di Lisieux nei testi della Storia di un’anima nel 1957, uscendo da un coma durato otto mesi. Ha poi approfondito questo incontro fino alla tesi in Teologia alla scuola di mons. André Combes. È stato docente di teologia morale, filosofia della religione e storia della spiritualità in Università pontificie (1970-1977: Laterano, Marianum, Ecclesia Mater). Dal 1965 sacerdote romano, ha ricevuto tutti i sette Sacramenti. Ha pubblicato vari volumi (Paoline, Àncora, Queriniana, San Paolo, Piemme e altri). È giornalista dal 1977 su varie testate e dallo stesso anno è autore di testi e giornalista in Rai. Dal 1998 al 2012 vaticanista al giornale radio e dal 1° agosto del 1996 scrive quotidianamente su «Avvenire».

 

GIANNI GENNARI

TERESA DI LISIEUX IL FASCINO DELLA SANTITÀ
I SEGRETI DI UNA “DOTTRINA RITROVATA”
Teresa Martin: una vita – soli 24 anni – tutta nascosta e conclusa nel 1897. Un anno dopo le sorelle pubblicano col titolo Storia di un’anima i suoi ricordi di famiglia manipolati da loro con le migliori intenzioni.
Da allora un oceano di simpatia e di devozione: Teresa beata (1923), santa (1925), protettrice di Francia e Patrona delle Missioni di tutto il mondo… Così nel 1932, si chiese a Pio XI di proclamarla Dottore della Chiesa, ma il Papa reagì bruscamente: una donna! Neppure a parlarne! Del resto a detta delle sue stesse sorelle «nessuno pensava che avesse una dottrina».

Tuttavia, a poco a poco, grazie al lavoro di uno storico rigoroso e appassionato, André Combes, e al recupero faticoso dei suoi veri scritti, cominciarono a uscire «luci nuove» e «particolari fulgori di dottrina» che hanno «fatto splendere il fascino del Vangelo». Lo ha scritto Giovanni Paolo II proprio nel proclamarla «Dottore» il 19 ottobre 1997.

In questo libro, per la prima volta con documenti inediti e originali, è descritta la vicenda che ha portato Giovanni Paolo II al rovesciamento del «no» di Pio XI, con il suo «sì» splendidamente confermato da Benedetto XVI il 6 aprile dello scorso anno. Ed è riconosciuta la vera storia degli scritti di Teresa Martin, oggi «Dottore dell’Amore»: un «giallo» finora troppo nascosto che mostra la fantasia di Dio premia la ricerca della verità.

 

 

L’OPERA

Teresa di Lisieux è un’opera sorprendente, una realtà di storia e di pensiero preziosa per i lettori.

Di storia, perché qui si racconta per la prima volta con tutta la documentazione originale e necessaria la vicenda concreta, per certi aspetti drammatica, degli scritti di una donna, giovane, vivacissima e appassionata a Dio e agli uomini sue creature, di grandi speranze e desideri che – anche in buona fede – sono stati traditi e manipolati dalle sue stesse Sorelle di famiglia e di professione religiosa, riducendone l’importanza storica e teologica per la Chiesa di oggi, e anche per l’umanità.

Anche di pensiero e persino di «dottrina», perché questa ragazza scomparsa nel silenzio a 24 anni ha elaborato personalmente una visione della vita, di Dio, di Gesù Cristo, della Chiesa, dei rapporti tra credenti e non credenti, santi e peccatori, uomini e donne, e in fin dei conti del mondo, e insegna che la Terra è già intessuta di eternità nella luce dell’Amore che crea, salva, trasforma e «divinizza», alla lettera, la nostra umanità.

Sorella di tutti, Teresa di Lisieux, anche degli atei, dei disperati, dei peccatori, dei tentati di suicidio, dei lontani, degli abbandonati, e lucidamente attiva anche nella realtà della Chiesa del suo tempo.

La «piccola» Teresa, così ridotta per lunghi decenni dall’abitudine delle sue sorelle, che hanno ingannato anche parecchi Papi, da Benedetto XV a Paolo VI, quest’ultimo almeno in parte, è invece stata «grande» testimone dell’Eterno incarnato in Gesù Cristo e donato a tutti nello Spirito Santo, anima della Chiesa e del mondo chiamato a salvezza.

Per 50 anni le sorelle di Teresa, hanno condotto tutti a vedere in lei una perfetta realizzazione dell’insegnamento spirituale del loro Direttore, «l’infanzia spirituale». Questo nella divulgazione devozionale, nella presentazione degli scritti, spessissimo cambiati per orientarli in quel senso, nelle testimonianze ai Processi e nella corrispondenza con la Santa Sede per la preparazione dei discorsi di Benedetto XV e di Pio XI… La santità di Teresa è autentica e fuori discussione, senza dubbio, ma la sostanza dottrinale dei suoi scritti è gravemente compromessa.

Oltre 7000 cambiamenti degli originali, un’interpretazione sentimentale e riduttiva degli autografi da parte di sorelle e consorelle, la sua dottrina ridotta a “infanzia spirituale”, figlia dello spirito del tempo e dell’ambiente famigliare, un enorme malinteso, pur in buona fede, che ha coinvolto anche l’informazione ricevuta dai Papi fin quasi ai nostri giorni.

Ma allora come mai Giovanni Paolo II nel 1997, 65 anni dopo, ha deciso all’opposto, e Benedetto XVI il 6 aprile dello scorso anno ha definito Teresa «guida soprattutto dei teologi»?

La spiegazione è nella storia finora nascosta, o minimizzata, o ancora accennata e subito sorvolata con studiata strategia. Questa storia è qui raccontata con la documentazione che parte dalla dolorosa vicenda di uno studioso di storia della spiritualità, André Combes, che dalla fine degli anni ’40 del secolo scorso individuò e cercò di riparare i danni procurati alla memoria di Teresa, già Santa, ma incompresa nella sua vera dottrina. La sua ricerca diede origine a una serie di eventi drammatici, tutti raccontati in questo libro, ma alla fine «la verità» si è imposta; contraddicendo il «no» precedente di almeno due Papi, Pio XI e Pio XII, due altri Papi, Giovanni Paolo II e ora Benedetto XVI, proprio sulle tracce degli studi di Combes, hanno recuperato la vera dottrina di Teresa di Lisieux, oggi «Dottore della Chiesa», «Dottore dell’Amore» e «Maestra specialmente dei teologi», come l’ha felicemente segnalata Benedetto XVI nel suo discorso del 6 aprile 2011: questo discorso è stato per l’Autore la spinta decisiva a riprendere in mano i documenti per giungere a questa pubblicazione.

 

 

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STRUTTURA DEL VOLUME
1. Un’ampia introduzione storica, con il racconto delle avventure, anche drammatiche dei testi di Teresa. Si potrebbe parlare di una “Tere-leaks” in anticipo, con migliaia di modifiche che in qualche modo hanno “ingannato” anche parecchi Papi. Un dottorato impensabile, per decenni, quello di Teresa! Soltanto il lavoro di recupero dei testi autentici, iniziato da mons. André Combes, che ne ha pesantemente pagato il prezzo, anche in circostanze drammatiche, ha portato al cambiamento totale: una dottrina vera, nuova, grande, che ha portato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI a proporla “maestra” di dottrina per tutti, e “specialmente per i teologi”.

2. Una sommaria delineazione della nuova “dottrina” di Teresa di Lisieux, con i punti principali, e spesso sorprendenti, per l’importanza teologica, spirituale e pastorale.

3. Il testo dei Manoscritti, conosciuti con il nome di Storia di un’anima, ma tradotto direttamente dagli autografi restituiti per quanto possibile alla forma originale, con la massima attenzione a tutti i particolari, anche minimi (punteggiatura, corsivi, maiuscole), in modo che il lettore può dire di avere davanti, pur in lingua italiana, un testo che richiami al massimo anche le cadenze, la sequenza delle parole e tutti i particolari possibili degli autografi stessi.

4. I Documenti, molti mai pubblicati e finora sconosciuti, con originali che testimoniano la realtà delle vicende anche drammatiche raccontate nella prima parte. Si tratta di una offerta ampia, che può apparire impietosa, ma che ha l’unico scopo di sbarazzare il terreno dagli equivoci di un passato troppo lungo e doloroso per tanti, e far emergere la grandezza e la bellezza del messaggio dottrinale di Teresa di Lisieux, recuperato pienamente.

5. Tutto quello che i Papi, in quasi un secolo, da Benedetto XV a Benedetto XVI, hanno scritto su Teresa di Lisieux. La lettura mostra il cambiamento radicale dalla prima lettura della Storia di un’anima tutta impostata sulla “infanzia spirituale” – una espressione che Teresa non ha mai usato – alla proposta di una dottrina che include la “divinizzazione” per grazia della creatura, enfant de Dieu, e cioè “figlio di Dio”, con il richiamo non al bimbo, ma al Figlio, Gesù Cristo, che nel dono dello Spirito Santo – “l’Amore” nel quale Teresa si dice trasformata in modo di “essere tutto nel Cuore della Chiesa”, e divenire sorella universale degli uomini e delle donne anche i più lontani e disperati, fino a voler rimanere per sempre, in vita, “seduta alla Tavola dei peccatori”…

6. Una breve biografia di mons. André Combes, il “pioniere” della “riscoperta” della vera dottrina di Teresa di Lisieux che ha condotto fino alla proclamazione del Dottorato nel 1997.

7. Una bibliografia in parte ragionata di ciò che nei decenni si è scritto di Teresa di Lisieux.

8. Un “Postcriptum” con il quale il curatore del volume, e autore di una parte di esso, racconta il suo incontro lontano, in circostanze molto singolari, con gli scritti di Teresa: finora 55 anni di vicinanza, con tutti i limiti umani e personali, che tuttavia dura ancora oltre le vicende personali e singolari.
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INDICE SINTETICO DEL VOLUME
Una guida alla lettura

Introduzione generale. Teresa restituita alla sua verità storica
1. Un lungo percorso: dal “No” di Pio XI (1932) a Teresa “Dottore della Chiesa”
2. La grandezza “nuova” della vera “Dottrina” di Teresa di Lisieux

Breve prospetto storico circa gli «Scritti» di Teresa

I MANOSCRITTI: TESTO ORIGINALE “RECUPERATO”

Questa traduzione e i suoi criteri

Manoscritto A
Manoscritto B
Manoscritto C

Biglietto di professione (8 settembre 1890)
Atto d’Offerta all’Amore Misericordioso (9 giugno 1895)
Documentazione sulla vicenda Combes a Lisieux
I Papi e Teresa di Lisieux: Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XV

Cronologia essenziale della vita di Teresa
Cenni biografici di André Combes
Bibliografia teresiana ragionata
Postcriptum personale (G. G.)

 

RECENSIONE DI ANNALISA BONADONNA
IL FASCINO DELLA SANTITÀ

La Teresa di Lisieux di Gianni Gennari
di Annalisa Bonadonna

autrice di “Una pioggia di rose”

Edizioni OCD 2011

«È ormai tempo che noi (noi, le sorelle di Teresa) facciamo vedere che le parole di Teresa sono di nostra proprietà». Così scrive Madre Agnese alla sorella Leonia nel 1926, a circa un anno e mezzo dalla canonizzazione di S. Teresa di Gesù Bambino. Questo è il pensiero che ha accomunato le sorelle Martin fino alla loro morte, che fosse cioè inaccettabile parlare o scrivere di Teresa senza che tutto ciò passasse attraverso la loro approvazione o “eventuale modifica”, sicure del fatto che la stessa sorellina avesse loro profeticamente predetto, poco prima della morte, di occuparsi liberamente di tutto al posto suo. Quindi le sorelle, forti di questa “autorizzazione” e convinte del fatto che la povera Teresa fosse morta troppo giovane per portare a termine la sua missione, si sono sempre sentite in diritto di “completare” – seppur con le migliori intenzioni – quello che, secondo loro, Teresa non aveva fatto in tempo a trasmettere nei suoi scritti.

In questo mirabile lavoro di Gianni Gennari, viene finalmente messa in luce la vera dottrina di Teresa, che per troppi anni è stata offuscata dalla manipolazione degli scritti originali, e si parla di almeno ben settemila modifiche! Le sorelle di Teresa vedevano in lei la perfetta rappresentazione dell’essenza spirituale del gesuita p. Pichon, che da sempre seguiva la formazione della famiglia Martin (ad esclusione però di Teresa, che è stata proprio l’unica a non averlo come direttore spirituale) e che predicava la pedagogia dell’«infanzia spirituale», tra l’altro già presente nel Vangelo (Matteo 18, 3). Nei suoi scritti originali Teresa non ha mai parlato di «infanzia spirituale», ma l’introduzione postuma di questi termini ha fatto si che per decenni – e in maniera quasi del tutto insindacabile – la dottrina di Teresa venisse identificata, come da sempre desideravano le sorelle, nella «piccola via dell’infanzia spirituale».

Ma la piccola via tracciata da Teresa era ben diversa dall’interpretazione data dalle sorelle, e fu grazie al prezioso e travagliato contributo di André Combes che si cominciò a fare luce sugli scritti originali di Teresa e quindi sulla sua vera dottrina. Un lavoro, quello iniziato da p. Combes, nato dall’amore smisurato per questa giovane carmelitana di fine ottocento e che, nonostante le avversità e gli impedimenti, è culminato con la proclamazione di Teresa a Dottore della Chiesa da parte del beato Giovanni Paolo II – il 19 ottobre 1997 – che l’ha definita non «Dottore dell’infanzia spirituale», bensì «Dottore dell’Amore».

La vera dottrina di Teresa consiste, prendendo le parole di Hans Urs Von Balthasar, in una «pneumatologia», scienza dello spirito, incentrata sulla divinizzazione per grazia della creatura umana che si abbandona all’invasione trasformante dello Spirito Santo appropriandosi del suo stesso Amore.

Un libro quindi assolutamente da leggere per conoscere la figura di S. Teresa di Gesù Bambino attraverso gli scritti originali – inclusi nel volume – e alla documentazione completa che narra i vari procedimenti subiti dagli stessi. Non mancano inoltre in appendice tutti i discorsi dei pontefici su Teresa (e fra questi il discorso di Benedetto XVI del 6 aprile 2011 che ha definito Teresa «maestra dei teologi»), una breve biografia di André Combes e un post – scriptum dell’autore che racconta il suo primo incontro con i testi di Teresa.